La rottamazione auto usata è un passaggio, in molti casi, impossibile da evitare. Certo, quando sei stanco della tua vettura puoi decidere di venderla e ricavare un profitto da investire altrove. Ad esempio comprando un’automobile diversa. Magari più piccola o con caratteristiche diverse. Ma a un certo punto non c’è altra soluzione: l’auto è troppo vecchia e deve essere rottamata.
C’è una nota: la rottamazione auto in Italia non può essere affrontata a caso, andando da un autodemolitore e lasciando la tua vecchia automobile alle cure delle presse che riducono i telai in cubi di metallo. È questa la tua decisione? La tua fedele quattro ruote ha subito un incidente e non può più aiutarti negli spostamenti? Ecco come rottamare un’auto.
Dove devi consegnare l’auto che vuoi demolire
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Hai intenzione di rottamare un’auto per comprare una nuova quattro ruote per le tue attività quotidiane o professionali?
Puoi organizzare la demolizione direttamente nel concessionario presso il quale hai deciso di effettuare l’acquisto. Questa è una soluzione interessante che consente di semplificare i passaggi: consegni la vecchia automobile e acquisti la nuova.
I concessionari, però, non sono gli unici punti dove consegnare l’auto da demolire. Perché non sempre hai intenzione di acquistare una nuova vettura: vuoi semplicemente liberarti di un mezzo che ha subito un incidente, come fare in questi casi? Puoi consegnare l’auto da rottamare a un centro di raccolta autorizzato. In questo modo la vita della vettura può concludersi.
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Certificato rottamazione auto: cos’è, cosa serve
Sia l’autosalone dove comprerai la nuova vettura che lo sfasciacarrozze devono produrre il certificato di rottamazione indicando al Pubblico Registro Automobilistico la cessata circolazione dell’auto entro 30 giorni. Dopo questo passaggio cessa la necessità di pagare la tassa automobilistica del bollo auto a carico dell’intestatario. Questo è il documento più importante del processo.
Il motivo è semplice: attraverso il certificato di rottamazione auto l’utente finale può allontanare dalla sua figura qualsiasi responsabilità. Quali sono i dati che devono essere inseriti nel certificato di rottamazione? Ecco i punti:
- Nome, cognome, indirizzo del proprietario.
- Numero di registrazione/identificazione.
- Firma del titolare che si occupa del certificato.
- Autorità che ha rilasciato l’autorizzazione all’impresa.
- Data e ora di rilascio del certificato e della presa in carico dell’auto.
- L’impegno a provvedere alla cancellazione dal PRA.
- Dati auto: classe, marca, modello, targa e numero di telaio.
Non dimenticare, infine, la firma del soggetto che effettua la consegna dell’automobile da rottamare. Data la sensibilità di questo documento è consigliabile conservarlo e controllare con attenzione che tutti i dati siano corretti.
Quali documenti occorrono per rottamare auto
Il documento di cessata circolazione può essere prodotto da chi vende la nuova vettura e ritira la vecchia o dal servizio di rottamazione auto. Per portare a termine questo lavoro, però, il proprietario auto deve consegnare targhe, carta di circolazione e certificato di proprietà. Se c’è stato furto o smarrimento dei documenti bisogna consegnare la denuncia fatta alle autorità.
Come rottamare auto con fermo amministrativo
Secondo l’ACI, se vuoi demolire un’auto con un fermo amministrativo devi cancellare il provvedimento dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) pagando la somma dovuta e poi chiedere la cessazione della circolazione per demolizione.
Il fermo amministrativo è un provvedimento con il quale amministrazioni o enti bloccano un bene per riscuotere i crediti non pagati relativi, ad esempio, IVA e bollo auto. Non puoi pensare di demolire l’auto per evitare di pagare i debiti con comune, INPS o stato. Conviene anche fare una visura prima della demolizione per assicurarti che non ci siano pendenze del genere.
Rottamazione auto: quanto costa demolire?
Anche se il lavoro da svolgere per la rottamazione auto è relativamente semplice grazie al supporto dei centri specializzati, ci sono alcuni costi da sostenere per portare a termine l’operazione. In particolare abbiamo alcune voci che sono obbligatorie:
- Emolumenti ACI 13,50 euro.
- Imposta di bollo.
- 32,00 con il CdP di presentazione.
- 48,00 se preferisci il modello NP3C.
Oltre questi costi non c’è altro da pagare se ti rechi da un concessionario per acquistare un’auto nuova. Anzi, ricevi un incentivo per l’acquisto della nuova vettura, una condizione che potrebbe essere conveniente per modelli ecologici. Oggi si parla anche di un bonus fino a 2.000 euro per rottamare le vecchie auto nelle città metropolitane più inquinate (fonte Il Sole 24 Ore).
Costi accessori della rottamazione auto
Se consegni l’auto al demolitore devi pagare il servizio del carro attrezzi che dipende dalle distanze. In realtà si dovrebbe sostenere il costo dell’eventuale visura per essere sicuri che non ci siano carichi amministrativi pendenti sull’auto da rottamare.
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Come rottamare auto con Calì: quali vantaggi?
Spesso si pensa alla rottamazione auto come l’ultimo passaggio di una vettura. E se non hai bisogno di una nuova automobile l’operazione è del tutto sconveniente perché non puoi ricavare nulla da un rottame. Per fortuna non è sempre così, ad esempio con Calì Auto hai la possibilità di vendere auto usata anche se si presenta in condizioni pessime, ad esempio con carrozzeria distrutta e motore bloccato. Ci occupiamo di tutti i passaggi burocratici e acquistiamo vetture con fermo amministrativo.
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